La via dei monti sacri
La via del monti sacri rappresenta un percorso tematico che collega tra di loro tre santuari dedicati alla Madonna: Monte Santo (Sveta Gora) nel comune di Nova Gorica, Maria Zell (Marijino Celje) nel comune di Kanal ob Soči dalla parte Slovena e Castelmonte (Stara Gora) dalla parte Italiana. Tutti e tre i santuari sono molto noti e costante meta di pellegrinaggio.
La via a piedi
I santuari si possono raggiungere scegliendo il piu tradizionale – andando a piedi. Ci si impiega piu tempo, ma sicuramente anche lo stimolo e le emozioni sono maggiori.
Dal santuario di Monte Santo (682 s.l.m.) sull'orlo dell'altopiano di Bainsizza scendiamo verso Preški vrh e dopodichè verso il casale di Baske. A Kanal ci si può arrivare passando per Preški vrh e attraversando Baske. Questo percorso è lungo 12,1 km ed è percorribile in 5 ore. Da Kanal si arriva a Lig prendendo la strada asfaltata e passando il ponte che attraversa l'Isonzo. A Lig si può visitare il santuario di Maria Zell (620 s.l.m.) e proseguire per Castemonte (618 s.l.m.) si prende la strada asfaltata in discesa che ci porta fino al vallico di confine a Britof, Molino Vecchio. Da qui si prosegue lungo il fiume Iudrio (passando il casale di Košoni) verso Castelmonte. Se guardiamo i tempi di cammino, questi ci indicano la distanza di 1.5h (3.5 km) da Lig al vallico di confine a Britof. Dalla parte Italiana attraversando lo Iudrio si prosegue per Castelmonte per la strada asfaltata passando il paese Kodermaci. Qua si prende un sentiero per Oborča e Marcolino da dove si prosegue per la strada forestale che porta verso gli altri villaggi di Marcolino e Kauz. Da qua si raggiunge Castelmonte a 3.5h di distanza dal vallico di confine di Molino Vecchio.
Scegliendo di percorrere questa via si può ammirare oltre ai bellissimi santuari anche le altre bellezze naturali, storiche e culturali di questi posti. A Kanal si può visitare il vecchio centro con la galleria di Riko Debenjak e la Casa gotica, la pittoresca Kontrada con i resti delle antiche torri, la chiesa dell'Assunzione, la Fontana del Nettuno. Se visitate Kanal nei mesi estivi potreste partecipare a qualcuno dei tantissimi eventi che si svolgono all'aperto – i numerosi festival musicali e culturali, gli eventi sportivi come i tradizionali tuffi dal ponte. Sul Kolovrat invece oltre alla splendida natura potete visitare qualche raccolta privata di oggetti della prima guerra mondiale, gli antichi casali (Lukčeva hiša a Kambreško dove si trova un'antico focolare), gli apicoltori che vi offriranno un buonissimo miele provveniente dalle piante incontaminate dei boschi del Kolovrat. In autunno potreste fermarvi alla festa della castagna a Lig. Se invece verrete nella prima metà dell'anno potreste incontrare il carnevale con le tipiche coloratissime maschere del Kanalski Kolovrat, i Liški pustje.
Il Santuario di Maria Zell
Il santuario appare nel 1325 con la denominazione »De S. Zenone de supra Iudrium« e successivamente nel 1344, »Sancti Zenonis in Sclauonibus«. Per le sue caratteristiche – la volta stellata del presbiterio e la campana che porta la data 1575 si deduce che la seconda chiesetta dedicata a San Zenone in stile tardo gotico sia stata costruita nel XVI Secolo. Fino al 1757 la chiesa faceva parte della parrocchia di Kanal e dopo fu elevata a curia con vicariato.
Il nuovo santuario fu consacrato il 12 settembre del 1761 e prese il nome dalla statua che fu posta all' interno della chiesetta votiva e che è la coppia esatta della statua del santuario di Maria Zell presso Sankt Polten nella Stiria Austriaca. La chiesetta fu ampliata nella seconda metà del XVIII secolo, nel 1774. Allora fu aggiunta una nuova navata con due torri campanarie con dei merli in cima caratteristici per il Collio Sloveno e per la Slavia Veneta.
La torre campanaria fu poi distrutta nel 1825 e successivamente, nel 1997 furono restaurate tutte le due torri. L'altare è del 1847. L'altare maggiore invece è probabilmente opera della bottega goriziana dei Pacassi del 1686. Proprio quest' altare fu per 100 anni l'altare maggiore nel santuario di Monte Santo e fu acquistato dai parrocchiani di Maria Zell dopo la soppressione del santuario del Monte Santo su imposizione di Giuseppe II nel 1786. Nel santuario sotto il presbiterio sono sepolti i conti Rabatta che vivevano nel castello di Kanal.
Gli affreschi di S. Floriano, S. Antonio l'abbate, S. Antonio di Padova, S. Valentino e la Via Crucis del 1849 sono opere del pittore Antonio Dugoni di Cividale. L'immagine di S. Anna sull'altare laterale è opera di dell'artista goriziano Raffaele Pich (1837); il soffitto dipinto nel 1926/27 ed il quadro murale di San Zenone sono del pittore Leopoldo Perco di Lucinico; i quattro evangelisti sul soffitto e l'immagine dell'Ascensione sull'altare laterale destro sono invece opera di Clemente del Neri. Il santuario di Maria Zell divenne frequentata meta di pellegrinaggio specialmente negli anni dal 1786 al 1793 e dal 1915 al 1928 quando quello di Monte Santo fu distrutto e abbandonato.
La chiesetta di San Canziano a Britof
Lungo la via dei moti sacri si possono ammirare diverse chiesette. Quella inanzitutto vicina al confine è l' amabile chiesetta di San Canziano nel piccolo paesino di Britof nelle vicinanze del fiume Iudrio all' altezza di 260 metri sopra il livello del mare.
La chiesetta di San Canziano è in stile gotico. La sua navata è ampia e corta. Il presbiterio relativamente profondo è invece in pietra tagliata. Qua possiamo intravedere la data 1504. Il portale appuntato porta l'anno 1505.
Il grazioso interno della chiesetta offre ai visitatori la possibilita di ammirare diversi dettagli che caratterizzano sia il suo cambiamento negli anni sia la sua anima gotica. Cosi possiamo ammirare i vari dipinti in stile gotico all esterno dell arco e il dipinto che raffigura la donazione di Abele e Kaino in alto vicino all'arco. Ai suoi lati ci sono due figure dell'Annunziata, figure tipiche che appaiono sugli archi. Sulla sinistra si trova la figura di San Simone, a sud invece è raffigurata la crocifissione per abbellire ancora di piu l'altare laterale.
La chiesetta è da ammirare in ogni suo dettaglio. Il più importante è sicuramente l'altare centrale in »oro«. E un rappresentante tipico della sua specie che la letteratura definisce »altari d'oro« è risale al 17. secolo. È costruito in legno di tiglio con lavorazione in gesso, colorato e dorato. È abbastanza largo e si estende in tre piani decorati con angeli e santi. Tutti e tre i piani rappresentano importanti eventi religiosi: il Battesimo nello Jordan, la figura di San Antonio da Padova e San Floriano. Ai lati lo decorano degli angeli. In alto la Trinita che corona Maria. L'altare è una vera ricchezza di figure e motivi rinascimentali che si sposano perfettamente con l'ambiente gotico della chiesetta.
Anche l'altare a due battenti è una bellezza per se. È stato posizionato sul lato destro dell'arco sotto gli affreschi. In occassione della messa oppure durante le festivita i battenti venivano aperti e mostravano le figure degli apostoli San Simone e Taddeo in compagnia di tre importanti uomini che le didascalie definiscono San Barnaus, San Kancian e San Gerian. Questo altare è uno dei rari altari di questo tipo ancora presenti.
Gli esperti lo classificano nell anno 1520.Gli altri due santuari dedicati alla Madonna nella via sono: il santuario di Sveta Gora (Monte Santo) vicino a Nova Gorica e il santuario di Stara Gora (Castelmonte) vicino a Cividale in Italia.
© Apartma Valentinčič 2013